sabato 18 ottobre 2014

La solitudine

La Solitudine non è una condizione in qualcuno si può trovare a causa di condizioni esterne.
La Solitudine è uno stato dell'anima.

Ci ritroviamo a vivere in una società che basa ogni suo piccolo rintocco di lancetta sul concetto di individualità al servizio di altri, sconosciuti e incontattabili. Perfino la tua stessa persona spesso è scambiata per un'altro: colui che riceve lo stipendio, colui che acquista, colui che osserva o viene osservato; in altre epoche spero che il rapporto personale con la propria individualità sia stata rispettata.

La scienza e il giornalismo però paiono volerci ricordare tramite una semplice definizione che questo stato della situazione sia incorretto, definendo l'uomo "animale sociale", simile all'ape che priva della sua compagna non potrebbe continuare a svolgere il suo compito, vivere.

Non riesco a comprendere quindi lo stato d'animo in cui si ritrova una persona in cui la propria aria è contata e non condivisibile, gli spazi si allargano e le lancette percorrono incessanti un periodo di avanzata e ritrazione sempre sullo stesso secondo, minuto, frazione d'ora

Non è per definizione contro Natura?